Il cambiamento che i big data e l’intelligenza artificiale stanno introducendo nella nostra società è talmente radicale che può essere paragonato all’invenzione dei caratteri mobili di Gutenberg nel 1400 e all’introduzione della macchina a vapore di Watt nel 1700.
Nel 2021 abbiamo generato 100 zettabyte di dati, che registrano molto di chi siamo e della nostra storia. È evidente che una mole così grande di informazioni, la cui esplosione è alimentata anche dall’Internet of things, può essere gestita, organizzata ed elaborata solo dall’intelligenza artificiale.
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